sabato 15 agosto 2009

Garage sale a casa di Marzia

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Una delle cose più curiose degli US sono i "garage sale". Oggi ce n'era uno proprio all'angolo dell'isolato. Marzia, una napoletana magra magra, da quindici anni a Miami Beach, doveva far spazio in casa (ha un piccolo studio nascosto tra le palme, ricolmo di oggetti di ogni tipo) e ha messo in giardino un ventaglio cinese e vecchi libri, mezzo armadio di vestagliette e borse e scarpe, un tostapane e un bellissimo bigliardino con i giocatori del Milan e del Napoli. Alla fine ho comprato 5 libri x 5 $, tra cui un'edizione dell'Uomo invisibile di H.G.Wells del '62 e un'Antologia di Borges. I libri nuovi costano in media 15-20 $, decisamente ho risparmiato andando al garage sale di Marzia, e ho fatto pure quattro chiacchiere.

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Il "garage sale" è tipicamente americano. In Italia regaliamo i vestiti vecchi ai parenti oppure libri e mobili ai frati Cappuccini. Qua, invece, si vendono. Devi traslocare? Far spazio in casa? Buttare via un po' di ciarpame o far due soldi per pagare le rate della macchina? Racimoli un po' di oggetti vari, piazzi un bel cartello davanti a casa e via.

Al "garage sale" i trovi libri passati di mano in mano almeno due volte, vestiti più o meno usati, l'elefantino di legno comprato come souvenir in India e la macchina per il caffè "praticamente nuova però non funziona chissà perché", e ancora scarpe, borse, mobili e sedie, di tutto un po'. E nessuno si formalizza troppo nell'acquistare oggetti usati. A noi suona strano che qualcuno possa andare dal vicino a comprare un tostapane second hand, qua è normale. A molti italiani già pare strano che delle amiche decidano di scambiarsi gli abiti. Io credo sia la ritrosia di chi crede che second hand faccia rima con povero, e mai al mondo un italiano vorrebbe sembrare tale. Magari non va mai a teatro nè compra un libro, però la sua borsa dev'essere nuova e firmata. Comunque sia, uno dei negozi che gli italiani saltano sistematicamente durante il window shopping in Lincoln road a Miami Beach è quello che vende abiti usati. Piccolo e seminascosto tra i ristoranti, invece per gli americani è un must: ci trovi vecchie borse di Chanel e abiti di Hermes, scarpe Gucci e cappelli di ogni forma. E' normale e di moda indossare abiti second hand, soprattutto jeans. Perfino le star sul red carpet si pavoneggiano in lungo "usato" (vabbè che lo chiamano vintage, roba da migliaia di dollari magari acquistati da ANGELO a Lugo).

Tornando al garage sale è talmente normale da queste parti, che i giornali pubblicano gli annunci gratuiti affinchè chi è interessato si organizzi, perchè un garage sale di solito dura un giorno, al massimo un fine settimana. Ad esempio sul Miami Herald una famiglia metterà in vendita mobili e vestiti, danneggiati da un incendio, il 22 agosto.

Il garage sale è anche un sistema concreto e veloce per raggranellare qualche dollaro. E di questi tempi da disoccupazione al 10% (in Florida è la più alta dal 1975) il garage sale negli US è quasi una necessità, come racconta anche il NYT. Soprattutto adesso che sta dal 24 agosto comincia la scuola (pare che in media si spendano quasi 550 $ tra tasse, libri e materiali vari con una paga media è di circa 1.000-1.200 dollari, ma se lavori al minimo di 6$ più le mance, quando va bene, si fa dura).

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