Ad agosto a Miami le chiese han chiuso, e non per ferie.
Patrick Farrell/Miami Herald Staff13 chiese e 7 scuole cattoliche tra Miami e Florida sono state "tagliate". Ci son pochi soldi, e pure la potente Arcidiocesi di Miami, deve ridurre i costi. Detto tra noi, qua si parla di business anche, siamo negli Stati Uniti. La chiesa di Miami ha perso milioni causa la recessione e adesso deve trovare un modo per recuperare, quindi? Affitta il suo patrimonio, chiese e scuole, alcune di queste ultime hanno già riaperto come scuole pubbliche o gestite da fondazioni.
A Bologna invece il cardinal Caffarra mette il veto a "Osanna" perchè secondo lui è una roba da "campi estivi", tradotto è perché ci si diverte a cantarla? Urge spiegazione, sorry. Invece in Venezuela il presidente Chavez si trova con una mezza rivoluzione per le strade perchè vuole togliere l'insegnamento della religione dalle scuole (per la verità la riforma approvata elimina i finanziamenti statali alle scuole private, cattoliche soprattutto, e mi sa che la cosa fa "male"). La mia amica Maria, venezuelana, è decisamente contraria, dice che Chavez vuole controllare la scuola, ma lei ha fatto l'Università dell'Opus Dei ed è un po' di parte. Lo so che in Italia son tutti presi dalla querelle tra Berlusconi e la chiesa, che stan tutti lì a guardare se l'Opus Dei lo spalleggia oppure no, se la faccenda indebolisce il presidente del Consiglio o lo rafforza. Ma da lontano... Intanto la ministra Gelmini vuole che per gli studenti italiani delle superiori in pratica il voto di religione "faccia media", come si diceva ai miei tempi, o come c'è scritto in Guf in questi giorni possano partecipare agli scrutini. E potrebbe riuscirci. La religione diventerebbe di fatto una materia "obbligatoria". Con il plauso della Cei. Nonostante la sentenza del Tar del Lazio.
Berlusconi litiga con la chiesa sotto i riflettori del mondo, mentre nell'ombra il suo ministro l'accontenta?
Ma per quale motivo in questo momento son tutti così ossessionati dalla religione? E non si parla di come la religione e la fede possono aiutarci a migliorare la vita, ma tutto ruota su come regolare, guidare, gestire chi ha fede e chi potrebbe averla. A me pare che la chiesa cattolica oggi sia decisamente interessata alla possibilità che la religione permei sociale e politico senza soluzione di continuità, senza dubbi o indecisioni. Credo non spiacerebbe ai vertici romani un tuffo nel passato, prima della separazione tra stato e chiesa, prima dello Stato liberale, Avere il potere di influenzare la vita sociale, chiaramente per il bene ettato da Dio e interpretato dalle gerarchie ecclesiastiche, Papa per primo. Come per i più accesi iman integralisti dell'islam, la paura più grande della chiesa è la secolarizzazione o meglio il senso laico della vita, l'idea che uomo possa fare a meno della mediazione per rivolgersi al divino, possa gestire razionalmente e con pietas umana leggi e relazioni, lasciando la religione alla sfera della coscienza individuale.
A me questa ossessione della chiesa fa paura.
A Bologna invece il cardinal Caffarra mette il veto a "Osanna" perchè secondo lui è una roba da "campi estivi", tradotto è perché ci si diverte a cantarla? Urge spiegazione, sorry. Invece in Venezuela il presidente Chavez si trova con una mezza rivoluzione per le strade perchè vuole togliere l'insegnamento della religione dalle scuole (per la verità la riforma approvata elimina i finanziamenti statali alle scuole private, cattoliche soprattutto, e mi sa che la cosa fa "male"). La mia amica Maria, venezuelana, è decisamente contraria, dice che Chavez vuole controllare la scuola, ma lei ha fatto l'Università dell'Opus Dei ed è un po' di parte. Lo so che in Italia son tutti presi dalla querelle tra Berlusconi e la chiesa, che stan tutti lì a guardare se l'Opus Dei lo spalleggia oppure no, se la faccenda indebolisce il presidente del Consiglio o lo rafforza. Ma da lontano... Intanto la ministra Gelmini vuole che per gli studenti italiani delle superiori in pratica il voto di religione "faccia media", come si diceva ai miei tempi, o come c'è scritto in Guf in questi giorni possano partecipare agli scrutini. E potrebbe riuscirci. La religione diventerebbe di fatto una materia "obbligatoria". Con il plauso della Cei. Nonostante la sentenza del Tar del Lazio.
Berlusconi litiga con la chiesa sotto i riflettori del mondo, mentre nell'ombra il suo ministro l'accontenta?
Ma per quale motivo in questo momento son tutti così ossessionati dalla religione? E non si parla di come la religione e la fede possono aiutarci a migliorare la vita, ma tutto ruota su come regolare, guidare, gestire chi ha fede e chi potrebbe averla. A me pare che la chiesa cattolica oggi sia decisamente interessata alla possibilità che la religione permei sociale e politico senza soluzione di continuità, senza dubbi o indecisioni. Credo non spiacerebbe ai vertici romani un tuffo nel passato, prima della separazione tra stato e chiesa, prima dello Stato liberale, Avere il potere di influenzare la vita sociale, chiaramente per il bene ettato da Dio e interpretato dalle gerarchie ecclesiastiche, Papa per primo. Come per i più accesi iman integralisti dell'islam, la paura più grande della chiesa è la secolarizzazione o meglio il senso laico della vita, l'idea che uomo possa fare a meno della mediazione per rivolgersi al divino, possa gestire razionalmente e con pietas umana leggi e relazioni, lasciando la religione alla sfera della coscienza individuale.
A me questa ossessione della chiesa fa paura.
"pensare che il tutto si debba ancora risolvere con la separazione tra religione e vita pubblica, chiudendo la fede nel privato della coscienza dei singoli, è un residuo del passato.
La cultura della separazione mi pare obsoleta. Ripetere oggi "libera Chiesa in libero Stato" è troppo poco (...) La religione è sempre meno confinata nel privato e si esprime sempre più nella dimensione pubblica. Questa novità non va ignorata ma incoraggiata"
La cultura della separazione mi pare obsoleta. Ripetere oggi "libera Chiesa in libero Stato" è troppo poco (...) La religione è sempre meno confinata nel privato e si esprime sempre più nella dimensione pubblica. Questa novità non va ignorata ma incoraggiata"
Siamo nel 2005. Questo pensava e pensa Caffarra, il cardinale, consulente di papa Woytyla per sociale e famiglia, l'arcivescovo di Bologna che sta per stilare un elenco dei canti più appropriati per la liturgia perchè alcuni contengono "errori", ad esempio, "non ha senso cantare "Alleluja la nostra festa siamo noi", perché se mai la nostra festa è Cristo". Perdindirindina.
Me lo sento, Caffarrà metterà all'indice "Parola di Jahvè", le chitarre, le cantate a squarciagola, l'era dell'Acquario e Woodstock (buon anniversario, tra l'altro). "Abramo non partire, non lasciare la tua terra... cosa speri di trovar? Un popolo, la terra e la promessa..." E sto citando la "canzone da chiesa" non il capolavoro di Elio.
Ma dai, cosa può fare una canzone? Se ridi felice cosa succede?
"la legge si impone attraverso la paura, il cui nome vero è timor di Dio. E da questo libro potrebbe partire la scintilla luciferina che appiccherebbe al mondo intero un nuovo incendio: e il riso si disegnerebbe come l'arte nuova, ignota persino a Prometeo, per annullare la paura. (p.478)" diceva il benedettino Jorge. Il nome della Rosa - Umberto Eco
"...Allora ragazzi ricordo che per la castagnata in Val Pilzetta le iscrizioni si portano a don Egidio giu' in parrocchia. Ricordo ai soliti furbini che: niente messa niente castagnata, e vorrei essere stato chiaro..." Born to be Abramo - Elio e le Storie tese
"...Allora ragazzi ricordo che per la castagnata in Val Pilzetta le iscrizioni si portano a don Egidio giu' in parrocchia. Ricordo ai soliti furbini che: niente messa niente castagnata, e vorrei essere stato chiaro..." Born to be Abramo - Elio e le Storie tese
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