venerdì 18 settembre 2009

Hamburger e CocaCola e ti passa la paura (forse)



Coca Cola e McDonald's sono gli unici due brand della lista dei 10 most valuable, i marchi di maggior valore, che nel 2009 hanno guadagnato qualche milioncino di dollari (+3% la prima che partiva da 69 miliardi, +4% il secondo che ne aveva 35). A me la notizia ha fatto un po' impressione. In realtà Google e Ibm han guadagnato pure loro (Google è decisamente quello con la performance migliore del pacchetto +25% ma partiva da 32 miliardi di dollari), ma pensare che bollicine zuccherate e hamburger unti siano gli oggetti del desiderio di quest'annata di gente senza lavoro e crisi generale fa pensare. Forse perchè una soda e un pezzo di carne a poco prezzo ben incartato (con 99 centesimi mangi e bevi da McDonald's) sono acquistabili da tutti, e con 5 dollari fai felice la famiglia anche se tu e tua moglie siete disoccupati e rischiate di perdere la casa.

Forse perché entrambe le company hanno adottato da qualche tempo il marketing del bastone e della carota. Da un lato non mancano di difendere strenuamente ogni loro possibile mercato arrivando perfino a citare un ristorante di Kuala Lumpur perchè sia chiama McCurry (mi ricorda un po' la vicenda del Bar Ferrari di Imola, però è finita diversamente, qua Golia ha perso). Dall'altro si "ripuliscono" la facciata dalle accuse più infamanti installando frigoriferi "verdi" e facendo felice Greenpeace.

Su McDonald's e dintorni è assolutamente da vedere quel capolavoro che è "Fast Food Nation", va gaurdato rigorosamente lontano dai pasti (qui sotto c'è il trailer e volendo si può andare alla fonte e comprare il libro omonimo di Eric Schlosser, qui a fianco)




Per quanto riguarda la Coca Cola, la notizia più carina arriva giusto giusto una settimana fa dalla Florida: la Bell Shoals Baptist Church of Brandon vicino a Tampa ha deciso di eliminare le dieci dico dieci macchinette distributrici di PepsiCola presenti nei suoi locali per sostituirle con macchinette della Coca Cola. Il motivo? La Pepsi ha annunciato di voler sostenere la causa gay e la mega chiesa battista ha deciso di passare alla CocaCola. Ora, a parte il fatto che pensare ad una sola chiesa con dieci macchinette per la coca fa un po' strano, mi pare decisamente poco furbo andare contro i diritti gay in Florida, a Miami, universalmente nota per essere a dir poco gay-friendly (la prima volta che son venuta qua pensavo che le bandiere arcobaleno in spiaggia significassero impegno politico e militanza pacifista, poi un amico mi ha indicato due ragazzi che si baciavano e ho capito. Certe volte son lenta). In questo modo la Bell Shoals rischia di perdere non pochi "clienti". E tra l'altro pare sia siano pure sbagliati, dato che la CocaCola pare che, pur senza troppa enfasi, sostenga i gruppi gay.
Ah dimenticavo, McDonald's invece ha annunciato di aver rivisto la sua politica in veste più "cristiana", ovvero niente sostegno ai gay. Chissà, forse perché i gay son considerati più attenti al fisico e quindi invece degli hamburger preferiscono sushi e verdurine.

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