giovedì 3 settembre 2009

I pedofili sotto il ponte non aiutano il turismo


Come sottoliena il Nyt, il caso di Philipp Garrido, il californiano che ha rapito e tenuto segregata una ragazza per 18 anni, solleva seri dubbi sull'efficacia di alcune leggi approvate negli ultimi anni nei diversi Stati americani per prevenire i casi di violenze sessuali, soprattutto nei confronti dei minori. Ad esempio, la pubblicazione on line di facce e indirizzi di chi è stato condannato per un reato sessuale. In Italia  i nomi di arrestati e condannati possono esser resi noti solo se non fanno identificare le vittime,da queste parti basta un click del mouse e puoi verificare se nei dintorni di casa tua abita un pedofilo, con tanto di foto, tatuaggi e indirizzo. 
Questa è la scheda di Garrido dal sito della California.

In Florida la famosa lista contiene sia i nomi degli stupratori, che quelli dei pedofili, e rimani in essa anche se esci sulla parola. In occasione di Halloween uno degli articoli di rito per i quotidiani, come da noi quelli sulle luminarie a Natale, è quello con l'elenco, strada per strada, block dopo block, con tutti i nomi dei pedofili conosciuti dei dintorni. Tanto per far star tranquilli i genitori mente mandano in giro i figli vestiti da  diavoletto a chiedere: "trick or treat?". Sul sito web della Florida puoi perfino chiedere che ti inviino un email, casomai ci sia qualche novità nella fedina penale del sex offender che ti interessa oppure abbia cambiato indirizzo. Tanto per non perderlo di vista. Così come puoi inviare informazioni su eventuali "avvistamenti". E chiaramente c'è pure la sezione con tutte le info, molto "polite", per gli stessi sex offender. Su questo gli americani sono di una correttezza sconvolgente.


Questo per esempio, pare sia un mio "vicino." Si chiama Raymond Joseph Montgomery. Me lo danno ancora carcere, per ora. Non mi pare di averlo visto in giro.
 
Il primo problema, in tanta organizzazione, è il fatto che i nomi sono talemente tanti (674 mila in tutti gli Usa), e i costi per controllarli tutti altrettanto elevati, che in pratica difficilmente un poliziotto bussa alla porta di tutti sistematicamente per vedere cosa succede. Secondo problema, molti Stati hanno approvato leggi che obbligano chi si trova in queste liste a risiedere lontano da scuole, asili, parchi giochi o simili frequentati da bambini (di solito il limite minimo è sui 1.000 piedi - circa 300 metri). Può sembrare un'idea intelligente ma provate un po' a mettervi davanti ad una cartina di una qualsiasi cittadina, e matita e righello alla mano cercate un buco  di casa che rispetti quest'obbligo. Chiaro che significa relegare queste persone nelle zone più isolate o in campagna. A prima vista può sembrare una bell'idea, ma di solito non vai a molestare il figlio dei vicini.  Cosa c'è di più pratico dell'andare in auto dove non ti conoscono, commettere una violenza e poi ritornare a nasconderti in campagna, dove magari tutti pensano che tu sia il vicino di casa più simpatico e tranquillo del mondo? Vedi Garrido?
I più poveri spesso si trasformano in senzatetto, come homeless possono vivere dove vogliono, lo dice la parola, perfino su una panchina accanto al kindergarten.
Così controllo e sicurezza in alcune realtà si sono trasformate in beffa. La contea di Miami-Dade in Florida, quella di Miami per capirci,  ha approvato un regolamento che restringe ulteriormente i limiti per la residenza: non devi essere più vicino di 2.500 piedi (760 metri) e ci hanno aggiunto pure le fermate del bus. Praticamente impossibile da rispettare. Quindi cos'hanno inventato un gruppo di sex offender?  Si sono installati con tende e baracche sotto uno dei ponti che collegano Miami a Miami Beach, il Julia Tuttle Causeway. Hanno creato una vera e propria baraccopoli che quest'estate contava su circa 70 persone (compresi una decina di pedofili). Attraversando il ponte è impossibile non notare le tende tra gli alberi, sul prato davanti alla baia, dove sfrecciano motoscafi e jetski, a due passi (ma garantisco più di 2.500) dalle spiagge e dalle famigliole che fanno i castelli di sabbia. E la beffa è che si sono installati proprio al confine tra le due municipalità, quindi se Miami ignora il problema (non hanno alcuna intenzione di assumersi i costi di trovare un posto dove collocarli), Miami Beach, che vive di turismo e deve essere quanto più "sicura possibile", può far ben poco se non lamentarsi.
A loro si sono aggiunte associazioni come Aclufl.org, che ritengono la situazione ingiusta, inumana e inefficace da un punto di vista della sicurezza. Dall'altro lato c'è chi è preoccupato di vedersi svalutare ulteriormente il valore della casa con quei pedofili baraccati che rovinano "landscape" e "neighborood." E il real estate di  questi tempi a Miami Beach è un tema a dir poco delicato, una casa considerata poco appetibile è una disgrazia paragonabile solo al vivere a Los Angeles senza la macchina.

Dopo due mesi di tira e molla, pare che la situazione si stia risolvendo. La Miami-Dade County pare utilizzerà parte dei fondi federali stanziati per "stimolare l'economia (devono arrivare 7 milioni e mezzo) per i senzatetto, compresi quelli del Julia Tuttle Causeway. Dove intendono piazzarli però, per ora non è dato sapere. Infatti ovunque li spostino c'è un'insurrezione generale, neanche si trattasse di una centrale a biomasse. Not in my courtyard, please  che mi rovinate il real estate...
Nel frattempo Miami-Dade pensa al futuro. Qual è la bella pensata? Un'ordinanza che vieti ai sex offenders di "bighellonare" nelle zone dove ci sono dei bambini (Chilndren's Safety Zona). Questo dovrebbe allontanare anche i pedofili-senzatetto. Un dubbio? Chi giudica se sto camminando, portando il cane a far pipì o "bighellonando"?

Nessun commento:

Posta un commento